Archivio mensile:settembre 2013

Commento alla risposta di Almo Nature sul precedente articolo.

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Sinceramente non mi aspettavo una risposta ufficiale da parte di Almo Nature nel mio precedente articolo, ma visto che mi è stata data e sono particolarmente fissato con la trasparenza, vi copio sotto la risposta ufficiale datami dalla Dott.ssa Paola Canepa di Almo Nature:

“Caro MMarans,
ci permettiamo di intervenire sulla questione delle domande poste ai due dottori perchè in nessun modo l’intervista al Dott. Fornasier era tesa a far emergere l’inutilità della SA. Ai dottori sono state sottoposte le stesse identiche domande.
Il Dott. Fornasier ha ritenuto di non rispondere punto per punto ma di fare un discorso più generale che meglio esprimesse il punto di vista di chi è a favore della sperimentazione animale, usando le nostre domande come traccia di massima.
Una volta ricevuta l’intervista, abbiamo quindi proceduto a formulare una serie di domande che si adattassero al testo.
Il contenuto è stato rivisto dallo stesso Fornasier che ne era soddisfatto e l’ha approvato esattamente così com’è stato pubblicato.
Non c’è malafede in quanto stiamo facendo.
Per quanto lei non condivida la nostra posizione, ci riconosca il merito di un’apertura e di uno stimolo al dibattito: ospitiamo sui nostri spazi chi ha un pensiero opposto al nostro senza mai censurare nè tantomeno distorcere quanto ci viene detto.
La ringraziamo comunque per averci ospitato sul suo blog.”

Sono colpito dalla loro risposta, per quanto diplomatica, e li ringrazio per aver dato seguito ad un piccolo ed insignificante blog come quello che gestisco.
Resto comunque della mia idea, e continuerò a “battermi” per evitare che cose come questa accadano in futuro, poichè ne va della vita di migliaia di malati. La mia speranza è che la Sperimentazione Medica (che racchiude la SA) possa proseguire senza intralci per il benessere di tutti.
A tutti piacerebbe che non ci fosse bisogno di sperimentare su animali, in primis proprio ai ricercatori e alle aziende (sia per motivi etici che economici), ma è un “male” indispensabile per la cura di milioni di persone e milioni di animali.
Ciò che mi spiace è vedere una azienda importante come Almo Nature dire che non sono in malafede… io me lo auguro, perchè giocare sulla vita della persone per semplici fini di marketing sarebbe assolutamente grave.

Sarebbe interessante poter fare delle domande ad Almo Nature per vedere il loro grado di interesse del “problema” SA, per constatare la reale buona fede di cui si parla.
Sono per ciò sicuro che loro daranno il loro assenso all’invio di una decina di domande (magari poste da me in collaborazione con altri scienziati) a cui possano rispondere in modo serio e scrupoloso per avere un reale e armonioso dibattito.

Per completare, vi consiglio di visitare una pagina di un blog che ho scoperto oggi grazie alla pagina Facebook di “A Favore della Sperimentazione Animale“, di una “convertita”. Il bellissimo post si intitola “Perché ho cambiato idea sulla sperimentazione animale“.

Consiglio di leggerlo a chiunque, contrario o non, per avere un’idea di come si possa cambiare idea con un minimo di informazione.

Saluti,

MMarans.

L’ipocrisia continua: aggiornamenti sul “caso” Almo Nature

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Sinceramente pensavo (o speravo, a dirla tutta) che Almo Nature dopo la gaffe dello spot anti-sperimentazione (per chi non sapesse di cosa parlo può leggere il mio precedente articolo) si rendesse conto dell’ipocrisia di fondo delle esternazioni fatte.

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E invece… due giorni dopo mi reco nel mio negozio di animali di fiducia (perchè anche noi “assassini” abbiamo animali) e cosa trovo?
Lo stand fuori di Almo Nature con il blocco per la firma della petizione e il volantino.
Non ho potuto fare a meno di prendere un volantino… ed eccomi qui per commentarlo.
Ovviamente come prima cosa vi allego l’interno del volantino, con le opinioni di due scienziati, come il Prof. Bruno Fedi e il Prof. Massenzio Fornasier.

Prima di continuare a leggere l’articolo, potete farvi un’idea già leggendo il volantino.

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La prima cosa che ho notato è la differenza di domande poste ai due scienziati. La mia opinione è che per fare un confronto è INDISPENSABILE fare le stesse domande ai due intervistati, e non fare domande scomode ad uno (Fornasier) e domande a favore della sua idea a Fedi.
Ma chi sono questi due scienziati?

Bruno Fedi

Bruno Fedi

Bruno Fedi nasce a Pistoia il 4 marzo del 1934. Laureato in medicina e chirurgia, è specialista in urologia, anatomia patologica, ginecologia, cancerologia, citolgia, flebologia, bioetica. Docente di urologia, è vincitore di un premio dell’ente Fiuggi.
Ha pubblicato oltre 100 lavori scientifici e diversi libri di ecologia e bioetica a carattere divulgativo, tra i quali “L’evoluzione distruttrice”, e “Uccidere per avere”. Vegetariano dal 1977, è tra i soci fondatori dal Movimento Antispecista, membro del direttivo dall’anno della fondazione (2001) e co-autore del “Manifesto per un’etica interspecifica”.

Massenzio Fornasier

Massenzio Fornasier

Massenzio Fornasier si e’ laureato in Medicina Veterinaria nel 1988 presso l’Università di Parma,
Ha ottenuto il titolo di specialista in Scienza e Medicina degli animali da Laboratorio presso l’Università di Milano, e di specialista in Diritto e Legislazione Veterinaria presso l’Universita’ di Parma. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Biotecnologie applicate alle scienze veterinarie e zootecniche presso la Facolta’ di Medicina Veterinaria, Universita’ degli Studi di Milano.
Nel corso della sua carriera professionale ha lavorato presso strutture di ricerca private (Chiesi, Glaxo, Pfizer, Cell Therapeutics) in Italia nel settore della farmacologia e tossicologia preclinica.
Ha partecipato a progetti di ricerca in ambito cardiovascolare, respiratorio, neurologico, oncologico, antiinfettivo per la parte relativa alla valutazione dell’efficacia e sicurezza dei nuovi farmaci, contribuendo alla messa a punto di modelli sperimentali innovativi nelle diverse specie animali.
E’ presidente della SIVAL (Societa’ Italiana Veterinari Animali da Laboratorio) sociata’ federata in ANMVI (Associazione Nazionale dei Medici Veterinari) e rappresentante per l’Italia in FVE (Federazione Europea Veterinari) nella sezione EVERI (European Veterinarian in Education, Research and Industry).
E’ coautore di comunicazioni scientifiche pubblicate su riviste internazionali o presentate a convegni scientifici internazionali e ha organizzato convegni tematici nell’ambito delle Scienze dell’animale da Laboratorio.

Insomma… la differenza è notevole: da una parte un urologo contrario alla Sperimentazione che ha visto solo in modo lato quanto sia indispensabile la SA, dall’altro uno dei maggiori esperti italiani di SA, esperto di veterinaria e farmacologia.

Ma ciò che rende questo volantino una farsa, a mio modo di vedere, sono proprio i contenuti. Analizziamo le domande:

Domande per Bruno Fedi:
1. Il tema della SA è sempre più dibattuto: è nata una nuova coscienza collettiva o si è capito che è inutile?
2. Quindi la SA è inutile perchè non ha una reale capacità predittiva?
3. Se la SA è inutile, a chi giova?
4. Esistono metodi alternativi alla SA?
5. Se le alternative metodologiche risultassero insufficienti, anche limitatamente ad alcuni casi specifici, quale sarebbe la sua posizione in merito?
6. Alcune frange anti-SA paiono mosse da fattori ideologici più che da una reale conoscenza della questione. Questo può costituire un punto debole per il movimento?

Domande per Massenzio Fornasier:
1.Dott. Fornasier, mai come adesso il tema della SA è stato così dibattuto
2. Qual è stata la sua impressione durante i vari confronti con le associazioni protezionistiche
3. La contrapposizione è dunque un approccio fuorviante?
4. Infatti la comunità scientifica non sembra ignorare la questione morale circa la SA
5. Cosa risponde alle polemiche relative all’inutilità della SA?
6. Cosa mi può dire, invece, sulla presunta dannosità sull’uomo di alcuni farmaci testati su animali nella fase pre-clinica?

Come potete notare, dunque, le risposte erano non solo diverse, ma fuorvianti in quanto dirette a far emergere una cosa precisa… cioè la (non vera) inutilità della SA.
Infatti, le domande fatte a Fornasier sono di carattere personale-tecnico, e rispondono alle critiche volte dagli animalisti alla SA, mentre quelle rivolte a Fedi sono praticamente affermazioni, cui bastava (nella maggior parte dei casi) rispondere semplicemente “SI”.

Tra l’altro molte domande sono state poste in modo da far entrare nella testa del lettore due cose precise:
– La SA è inutile
– In alcuni casi è anche dannosa per l’uomo

Queste due affermazioni, oltre ad essere errate, sono per lo più indice di una mal-fede di Almo Nature, che ipocritamente cerca di far passare un messaggio sbagliato, non ponendo le GIUSTE DOMANDE agli intervistati.

Non voglio dirvi cosa pensare, voglio solo dirvi di farvi una vostra idea dopo aver considerato quello che vi ho detto.

Saluti,

MMarans.

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